Come insegnante di Taiji quan ho sperimentato l’efficacia della disciplina che insegno per riabilitarmi dopo una frattura al piede che mi ha costretta ad un mese di gesso. Non è mia intenzione sostituirmi al fisioterapista preposto ad indicare un percorso mirato, ma la possibilità di affiancare ad esso quest’attività complementare.
COSA INTENDO PER RIABILITAZIONE
Quando mi sono tolta il gesso l’ortopedico ha constatato la guarigione comunicandomi che a suo avviso non era necessario alcun trattamento successivo, Avrei potuto ricominciare tranquillamente a camminare dopo circa 10 giorni ancora di utilizzo delle stampelle. Questi ausili mi sarebbero serviti per sostenere ed aiutare comunque la deambulazione abbandonandoli progressivamente. Definisco perciò questo periodo transitorio come riabilitazione ovvero il recupero di una piena efficienza e ripristino di funzioni compromesse.
RE-IMPARO A CAMMINARE
Impariamo da bambini l’atto del camminare. Non ce lo ricordiamo ma, quanta fatica, prove ed orrori. In seguito tale abilità diventa un atto automatico, i percorsi neuronali si consolidano e la propriocettività si eleva e dal gattonare passiamo alla stazione eretta. Traguardo meraviglioso. Abbandonare le stampelle è come tornare a quella fase di ascolto, ricerca e allenamento della propria stabilità sia fisica che psichica. Questo periodo mi ha ricordato anche quando da piccolina lo zio decise di togliere le rotelle alla mia bicicletta sperimentando una nuova dimensione di equilibrio.
IL TAIJI QUAN COME SOSTEGNO ALLA POST MALATTIA
Lenti movimenti consapevoli in grado di re-inserire il concetto di camminata, postura eretta, stabilità e coordinazione ad un sistema propriocettivo temporaneamente fuori allenamento per lo stop forzato.
Il risultato è garantito e testato con “piede”!
I BENEFICI CHE HO NOTATO CON LA PRATICA DEL TAIJI QUAN:
- Immediato aumento del ritorno venoso con riassorbimento graduale di eventuali edemi dato dalla stimolazione lenta ma costante di muscoli e fasce presenti sulla pianta del piede.
- Ulteriore aiuto del ritorno venoso e linfatico tramite l’azione coordinata del movimento di gambe con un atto respiratorio guidato e ampio che interessa la parte bassa (respiro addominale), e media (respiro toracico) del busto.
- Attraverso la consapevolezza del come e dove avviene lo scambio preciso del peso del corpo mentre ci si muove si riacquista fiducia, forza e coordinazione, aspetti importanti per persone di età matura o anziane.
- La bellezza di praticare una disciplina capace di modificarsi all’occorrenza secondo precise esigenze del singolo senza togliere nulla all’armonia del gruppo.
Personalmente, dopo un periodo di distacco dai miei allievi ho trovato grande beneficio condividere con loro questo momento: re-imparo a camminare anche con la loro energia.
LA PRATICA IN GRUPPO DEL TAIJI QUAN E UN VIDEO DIMOSTRATIVO
La caratteristica principale del Taiji quan è il movimento lento e continuo. Come vedrai in questo breve video tale modo di muoversi induce un ritmo capace di dare una memoria positiva ed armonica all’organismo. Un toccasana per il processo di guarigione.
(Musica video di Kevin Mc Leod gentilmente messa a disposizione in Canva)
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