Abbiamo due tesori che ci reggono in piedi, dunque esploriamoli insieme.
Un tesoro chiamato piede
Hai mai considerato il tuo piede come vero e proprio tesoro? Io si, soprattutto quando nel 2023 mi sono fratturata il quarto metatarso del piede sinistro. Una delle fratture più comuni negli sportivi e in generale per chi utilizza moltissimo i piedi. Che tu sia o meno sportivo i tuoi piedi sono in ogni modo fondamentali…..Per un piccolo ossicino lungo circa 5 cm ho dovuto stare a riposo circa 4 mesi e questo mi è servito per ri-confermare ciò che già sapevo, quanto i piedi siano indispensabili.
- Sono fondamentali in quanto fondamenta, sostengono l’intero peso sovrastante e nel contempo lo scaricano a terra alleggerendo il corpo stesso. Le ultime due dita, i relativi metatarsi insieme a calcagno (per un totale di 10 ossa) stabilizzano il corpo mantenendolo ben eretto. Sono detti “piedi calcaneali”.
- Funzionano da “secondo cuore” premendo a terra tramite i cuscinetti degli archi longitudinale e trasverso in modo tale da contribuire a sangue venoso e linfa di ritornare verso cuore e relativi dotti linfatici superiori.
- Mentre le ultime due dita sono preposte alla stabilità, le prime 3 hanno una funzione fondamentale che è quella di mantenere la direzione comandata dalla “centralina” cervello. In collegamento con quest’ultima “ascoltano” come radar il terreno captando ostacoli e, attraverso collegamenti neuronali e capacità propriocettive fanno in modo che l’intera pianta venga appoggiata nel giusto orientamento. Sono detti “piedi astragalici”. E’ proprio il caso di dirlo: i piedi sono 2 tesori!
Piedi e testa lo yin e lo yang
Il piede è la parte più lontana rispetto alla testa, la parte estremale opposta. Nel capo, il cervello è deputato all’aspetto dell’elaborazione cognitiva, emozionale, propriocettiva etc, funzioni fondamentali (non per nulla lo chiamiamo “capo”). E il piede che fa? A contatto con la terra, è quella parte del corpo viscerale, pratica, operativa. Il piede è azione: mette in moto il corpo nella giusta direzione. Lo sostiene e lo stabilizza. Il piede è anche una sorta di “radar”: mentre siamo in piedi invia continuamente messaggi elettrici al sistema cervello in merito al nostro status e all’ambiente circostante. Mi piace pensarlo come una sorta di appendice del nostro sesto senso.
I cinesi hanno sempre collegato la testa al cerchio, vicino al cielo, all’energia rarefatta, leggera e creativa, mentre i piedi vengono disegnati come un quadrato o un rettangolo, legato alla terra, alla energia struttura, all’azione pratica e pragmatica. Due parti complementari che replicano la dualità yin-yang e come tali ognuna presenta anche una piccola componente dell’altra come ben è raffigurato nel simbolo del Taiji: la testa più creativa è anche il cervello razionale, il piede pratico che sostiene la struttura è anche quello che “sente”, agisce nello spazio spostando un corpo che lavora. E’ legato all’istinto di andare verso ciò che è veramente meglio per noi. Vi è mai capitato di non voler procedere in un percorso e non sapete spiegarvi il perché?
Nel piede è riflesso il corpo e le nostre emozioni
Come riflessologa sensibile, percepisco se nella persona che sto trattando la sua componente yin è equilibrata allo yang, se l’azione che compie e ciò che costruisce nel mondo (dove lo conducono i suoi piedi) è sintonizzata a ciò che pensa e sente. Nel piede per esempio è riflesso il diaframma, muscolo legato alla respirazione e situato proprio sotto il cuore. Una condizione contratta di questo muscolo, condizione dolorosa al tatto, può esprimere ansia, tristezza, paura. Sarà l’analisi di altre zone riflesse che richiamerà la mia attenzione verso l’una o l’altra emozione, cercando poi una via da percorrere per sciogliere il nodo. I piedi, due scrigni dove sono celati 2 tesori. Guarda il link allegato, ti racconto il diaframma con un automassaggio:
Vuoi saperne di più sulla riflessologia? Ascolta questa storia: Emozioni antiche e Riflessologia