Stanchezza nei cambi di stagione?
Secondo l’antica medicina cinese fra una stagione e l’altra esiste una stagione “di mezzo” o quinta stagione, caratterizzata da un’energia “pesante” chiamata umidità. Questa permea l’universo ed è presente anche all’interno di noi stessi, specialmente in questi periodi di transizione, per cui possiamo manifestare stanchezza nei cambi di stagione. L’approccio cinese considera infatti l’organismo un piccolo microcosmo che segue le stesse regole della natura che ci circonda in quanto siamo tutti costituiti dalla stessa sostanza: “qi” o “soffio, energia“. Stomaco e milza pancreas sono particolarmente coinvolti in questo periodo in eventuali disturbi fisici che possono provocare spossatezza, proprio in virtù del fatto che sono preposti ai transiti e alle trasformazioni del cibo in sostanze nutritive. La tarda estate in medicina tradizionale cinese
Mente e spirito in corpo sano
Alcuni organi vengono colpiti? Non solo la nostra salute fisica ne risente, ma anche il nostro umore. Agli organi sopra citati quando non sono in equilibrio, la medicina cinese associa gli stati di rimuginazione, pensieri che si aggrovigliano in modo ossessivo. Quando stiamo bene invece il nostro pensiero è limpido e fresco, le energie fluiscono in modo armonico.
Come stare in equilibrio?
Utilizzare il suono
Se lo stomaco è il luogo dove il cibo si ferma per essere trasformato dai succhi gastrici, nella bocca la digestione inizia. Perciò anche questa parte del corpo è interno alla stagione di mezzo. Possiamo dunque utilizzare Il canto come mezzo riequilibrante per chi ha difficoltà nel cambio di stagione. Nello specifico emettere un suono che imita le percussioni (gong o tamburi) incrementa il livello energetico dell’individuo. le vibrazioni emesse entrano in risonanza con gli organi del “centro” riequilibrandoli. Questo antico metodo di cura rientra nel qi gong dei suoni. Tamburo e percussioni in generale sono strumenti primordiali, che evocano le radici e il contatto con la terra, ma anche dinamicità incitandoci a muovere il corpo.
Il cibo come elemento riequilibrante
In medicina tradizionale cinese in sistema Milza-pancreas governa anche le carni intese come vigore e forma della muscolatura. Permette inoltre agli organi di mantenere la loro posizione nel corpo. Se siamo in deficit di questo elemento saremo ossuti col muscolo privo di trofismo: ciò che ingeriamo non viene “lavorato” e trasformato per portare il qi dal centro agli arti. In eccesso, il corpo ingrassa e si sforma, diventiamo sedentari e “seduti” in una routine del “farò domani”. Nel caso di deficit di “qi” della tarda estate viene consigliato di mangiare carne di manzo (nutrirsi di carne se manca carne). Se sei vegetariano ti consiglio invece di mangiare riso, o miele, alimento dolce, che va benissimo anche per l’eccesso in quanto considerato sapore di controllo.
Automassaggio del piede
Nella medicina cinese esistono circuiti energetici che scorrono come torrenti, fiumi e mari nel corpo. Possiamo esercitare un automassaggio al piede nel punto di “equilibrio” del meridiano chiamato “zu-da-yin” o meridiano della milza. Stimolando il punto per almeno 1 minuto andremo a riarmonizzare le energie del centro connesse a questa stagione. Faremo del bene anche a stomaco e calmeremo un eventuale flusso ossessivo di pensieri,
Stagione di mezzo come periodo prezioso
Il colore della stagione della tarda estate è il giallo, il colore prezioso dell’oro e dell’imperatore, dei fiori del calicantus, che fiorisce fra inverno e primavera, oppure l’ocra, il colore della terra, dei succhi gastrici, ma anche dei campi di mais maturi o trebbiati che ci regalano paesaggi meravigliosi. Vestiamoci di giallo per dare spazio alla nostra autostima, combattendo la stanchezza del cambio di stagione.
Praticare Qi Gong
La caratteristica dell’energia propria della 5° stagione è dinamicità e centratura, come un’altalena al parco con il suo fulcro centrale capace di far muovere le due parti. Analogamente in questo periodo ci è richiesta una trasformazione rimanendo stabili con corpo mente e spirito. Esistono pratiche capaci di potenziare questa energia e il qi gong ne è una dimostrazione. Qui sotto te ne descrivo una che ripropone i flussi energetici alternati di cui ho ampliamente parlato. In questo esercizio, lo stomaco diventa fulcro del corpo, gli arti si allungano e la concentrazione viene portata alle estremità partendo dal centro. In inspirazione allungo e porto le braccia verso il cielo, in espirazione rilasso riportando verso il centro l’energia.
“Panta rei”, tutto cambia….
In questo articolo abbiamo incontrato l’idea di dinamismo nella stabilità. La ruota “gira” intorno al suo centro che è fisso. E questa stabilità è la nostra capacità di muovere il corpo nel mondo mantenendo un centro, senza stanchezza. Se tutto gira è presente la lucidità di pensiero, il qi fluisce in modo armonico senza “aggrovigliarsi”. Non mi rimane allora di augurarti buona fine estate e buon “passaggio” verso l’introspezione dell’autunno al quale sicuramente dedicherò ampio spazio, considerato che è una stagione a me molto cara.
Vuoi approfondire la pratica di autoconsapevolezza del qi gong? Eccoti il mio link youtube dove ho inserito diversi esercizi di qi gong e qualche lezione pratica: https://www.youtube.com/channel/UCwJmw1yWlG0Y5SFJbTDuvjg